Giovani dai bellissimi occhi si imbarcano per guadagnare un sudatissimo e sacrosanto salario.
Stupendi ebani mediterranei solcano le vie del mondo da sud a nord in cerca di una giustizia sociale che liggiù non riescono a raggiungere e che il cuore, la mente, la pancia gli indica stare oltre il deserto, il mediterraneo, la tortura, l’ingiustizia, l’indifferenza…
E quegli occhi tanto belli si trovano costretti a stare indifferenti con questi altri perché “è lavoro”, ad essere spicciativi perché “non possiamo fare carità, ne arrivano a fiotti e ci sono un sacco di carte da sbrigare”.
Eppure quegli occhi per un attimo restano umani, per un motivo o l’altro toccano, parlano, comunicano, sono vicini all’altro.
Qui frontiera sud, ancora non dell’umanità tutta, ma solo d’Europa.